Nell' arredamento Luigi XII si assiste alla comparsa del frontone spezzato
(Italia e estero); le maniglie rimangono in legno scolpito o come
anelli pendenti (ferro o ottone). Compaiono anche i primi divani con
gambe tornite traverse e lo schienale alto e curvo.
Arriva l’era moderna del mobile, si hanno i primi “secretaires” ribaltabili con numerosi cassetti anche laterali.
Si ha un passaggio di stile da Firenze alla Francia, infatti i primi mobili neri, lisci e massicci dell’inizio del XVII secolo prendono il nome di Luigi XII. Con Luigi XIV si vedono prevalere gli ornamenti e il colore; si utilizzano il noce chiaro, la radica, gli intarsi colorati (anche in Italia).
Trionfa il barocco che arricchisce in maniera smisurata le architetture (con cornicioni, balaustre, pilastri, vasi, conchiglie, cornucopie, piedistalli con figure contorte).
Nel XVIII secolo, in Toscana e Lombardia, arriva il comò dalle linee sobrie ed eleganti; in Piemonte mobili più ricchi di sculture e decorazioni in avorio (primeggia Piffetti).