A valorizzare un arredamento concorre l'illuminazione: le lampade e i lampadari che se ben disposti donano una luce corretta anche per la vista.
Questa deve variare a seconda dell’oggetto che si presta ad illuminare; il salotto romantico richiede luci decentrate con lampade da tavolo o a lunghi steli flessibili e con luce orientabile; il soggiorno anche, con valorizzazione dei punti e delle zone più frequentate così come la camera da letto dove la luce non sarà mai troppo violenta.
Al contrario, il soggiorno richiede una buona luce centrale nella zona pranzo. Anche il rivestimento delle pareti ci suggerirà il grado di illuminazione da fornire alla stanza: marmo e legno richiedono una diffusione di luce, la carta deve essere illuminata uniformemente, la stoffa, richiede giochi di luce ed ombre.
Su un tavolo rotondo o quadrato preferire una lampada centrale a sospensione, su un tavolo rettangolare due o più punti luci a seconda della lunghezza del piano. Per controsoffitti o mobili scegliere faretti da incasso; mensole e ripiani possono anche essere illuminati con faretti agganciati a pinza.
Sistemare lampade, da terra o da tavolo, e applique dove serve più luce e si vuole rendere più gradevole il locale dando risalto a una zona. La fibra ottica è un cavo di vetro in grado di trasportare la luce. E’ un metodo di illuminazione utilizzabile anche nei punti nei quali l’illuminazione tradizionale incontra difficoltà, come controsoffitti, soppalchi, pensili e mobili.
La fibra ottica non conduce calore, raggi ultravioletti o elettricità. E’ inesauribile, incombustibile, può venire a contatto senza problemi con cose e persone, liquidi e materiali infiammabili. Con una sola lampada si ottengono fino a 300 punti luce, riducendo sensibilmente i consumi. La manutenzione è ridotta alla sola sostituzione della lampada.