I dati ricavati dalle prove di resistenza confermano che la vita media di un buon materasso è intorno ai sette anni. Parallelamente le indagini di mercato indicano che il materasso viene sostituito mediamente ogni quindici anni.
Cambiarlo se ha più di dieci anni, se forma una conca dove ci si sdraia abitualmente, se si sentono le molle quando ci si allunga. E se al mattino ci si sveglia con dolori alla schiena o al collo.
Su un letto troppo rigido, il corpo riposa solo in alcuni punti e chi dorme, oltre a muoversi troppo in cerca della giusta posizione, soffre di dolori lombari. Se invece è troppo morbido, chi dorme fa fatica a girarsi e soffre di cervicale.
Scegliere un materasso che sostenga la colonna vertebrale per tutta la sua lunghezza, rispettando la curvatura naturale delle reni e della nuca, e che sia adeguato al peso.
Per la scelta del materasso gioca un ruolo importante il materiale.
Il materasso in lana è morbido, confortevole, caldo d’inverno e temperato d’estate, perché assorbe il sudore. Può durare per tutta la vita se viene girato ogni quindici giorni per evitare che l’imbottitura si comprima e se viene cardato ogni sette-otto anni.
Il materasso in lattice è un materiale sano e traspirante, più resistente della gommapiuma, ma è anche il più caro. I suoi vantaggi: offre zone di sostegno differenziate e una migliore resistenza agli acari e ai batteri dei modelli in lana o a molle. Attenzione: per avere diritto alla definizione di 100% lattice il materasso deve avere uno spessore di almeno 10 cm.
Il materasso in gommapiuma ha il vantaggio della leggerezza e dell’elasticità. E’ economico ma dura poco. E quindi un buon materasso per ospiti o per situazioni temporanee.
Il materasso a molle, di qualunque tipo siano le molle, è apprezzato per la sua qualità si sospensione, la buona aerazione, il suo aspetto tradizionale e le differenti finiture di rivestimento per il lato invernale e per il lato estivo, il numero di molle ne determina il prezzo.