La cucina in linea: ha costi accessibili e
consente di organizzare il lavoro con il minimo ingombro.
E’ adatta ad
ambienti lunghi e stretti o perimetralmente asimmetrici dove è
disponibile una sola parete; può essere attrezzata anche in verticale,
magari con pensili o ante in vetro che la alleggeriscono.
Se gli
impianti lo consentono, per una maggiore sicurezza, porre il lavello e
il piano cottura alle due estremità del blocco, così da aumentare anche
la superficie utile del piano lavoro.
La cucina a blocchi paralleli:
necessita di due pareti libere che vengono attrezzate
simmetricamente.
Potrebbe non lasciare spazio per la disposizione del
tavolo con le sedie e non consentire un agevole passaggio per più di due
persone alla volta.
La soluzione economica più vantaggiosa è quella di
prevedere una parete attrezzata in tutta la sua lunghezza e l’altra
solo per una parte, da completare in un momento successivo.
Ad angolo e
a U:
sono soluzioni costose, che però facilitano lo svolgimento delle attività,
sfruttando completamente lo spazio.
Se disposta ad angolo, la cucina può avere
un bancone a penisola al posto del tavolo, che diventa anche elemento divisorio.
In queste cucine sono garantite meglio le distanze di sicurezza, la libertà di
movimento e la capacità di contenimento