E’ sempre possibile recuperare spazio a soffitto, anche in appartamenti dove l’altezza standard è di 290-300 cm.
Importante è porre i controsoffitti nel modo corretto, rispettando le altezze minime imposte dalle normative igieniche. Ribassare il soffitto è possibile ovunque, purchè al di sotto rimanga un’altezza di almeno 220 cm. Se l’intervento riguarda il soggiorno, la camera da letto e lo studio, le norme igieniche ammettono un ribassamento solo parziale, di un terzo circa della superficie del locale.
E’ sempre meglio prevedere ribassamenti nelle zone di passaggio o di disimpegno, come i corridoi, le anticamere e soprattutto gli spazi, altrimenti poco sfruttabili, degli antibagni. Controsoffittando un corridoio alto 290 cm si ricava un contenitore utile di circa 60 cm di altezza. Questo spazio, non essendo facilmente praticabile, può essere utilizzato appieno solo nella parte più vicina al vano d’accesso.
Prima di progettare il controsoffitto bisogna quindi tenere presente che la profondità massima raggiungibile stendendo le braccia è di circa 100 cm. E’ importante valutare la posizione delle aperture: se il controsoffitto è molto profondo, è consigliabile prevedere due sportelli d’accesso per sfruttare al meglio gli spazi interni.
Bisogna tenere presente che davanti al vano apribile deve esserci anche lo spazio necessario per sistemare la scala indispensabile per raggiungere il controsoffitto. Per questo motivo l’accesso frontale è il più comodo. L’apertura deve essere , dove possibile, larga quanto il controsoffitto e chiusa da sportelli a battente o a ribalta che permettano una completa visuale dello spazio interno